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"Per farmi sopportare in quanto fotografo-spione nei treni, ho sempre farfugliato qualcosa che passasse come una ragione plausibile. Sono un turista che tiene un diario di viaggio, ma lo tiene per sé; Tranquilli, sono un viaggiatore che gira dappertutto in treno e ritrae i suoi compagni di viaggio ma lo faccio per me, non per i giornali". Roberto Salbitani comincia così le sue divagazioni di viaggiatore parallelo, grande frequentatore di treni, delle atmosfere particolari che solo in treno si possono vivere, dei percorsi e dei paesaggi italiani che i finestrini degli scompartimenti da sempre offrono. Soprattutto, Salbitani è un grando osservatore curioso, divertito e profondo, dell'umanità varia e composita che sul treno si incontra, si scontra e si ritrova. Nei tanti viaggi in treno, fatti nella sua vita di fotografo nomade per natura e professione, mille sono stati gli incontri, le notazioni, le impressioni raccolte da Salbitani. Insieme, tra immagini e testo, ci mostrano un paese, il nostro, che riconosciamo in queste pagine e che ritroviamo con piacere e tenerezza.