Tab Article
"Il mio ruolo - ha scritto Pellegrin - è quello di creare dei documenti per la nostra memoria collettiva". Il fotografo, infatti, nella sua ormai consolidata carriera si è dedicato al racconto di guerre, dei migranti, della tragedia umana che quest'epoca vive; ma lo ha fatto ponendo sempre l'attenzione sull'uomo, sul dettaglio, su ciò che non siamo abituati a osservare. Le emozioni, le storie, la dimensione più intima dell'individuo sono i protagonisti delle immagini di Pellegrin. Quei pochi elementi mostrati dalle fotografie si fanno simbolo della condizione umana; i particolari diventano la parte che rappresenta il tutto, e che costringono chi guarda a ricercare e ricostruire il dramma storico dei nostri tempi. Gli uomini, con la loro cultura, il loro passato e il loro futuro - spesso lontano e diverso - convivono sullo stesso pianeta non sempre pacificamente. Questo viaggio tra le fotografie di Pellegrin ci racconta una umanità divisa e spezzata. Il volume si arricchisce dei testi di Giulia Cogoli, Marco Aime e Marco Belpoliti: le loro parole riflettono sul ruolo della fotografia di Pellegrin e provano a raccontare quel bianco e nero struggente che ritrae la quotidianità di un pianeta dolorante e sconfitto dalle guerre.