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Questo volume raccoglie in una sorta di esteso e fantastico catalogo impossibile, il frutto di tanti anni di lavoro fotografico di Nino Migliori: dalle immagini, degli anni Cinquanta, di un realismo quasi magico alle celebri ossidazioni, ai Muri, alle sperimentazioni con la polaroid, alle installazioni con cui ancora oggi l'autore continua a sorprenderci. La sorpresa è infatti il sentimento che coglie chiunque decida di avvicinarsi al suo lavoro: per la sua produzione, per la diversità dei progetti realizzati, per gli scarti continui di linguaggio che ha saputo imprimere alle sue ricerche. Ma la vera sorpresa risiede nell'assoluta coerenza che in tanti anni ha sempre saputo mantenere, dalle sperimentazioni alle immagini figurative, alle installazioni più ardite e nuove, tutto il suo lavoro si fonda su un unico, solo linguaggio da esplorare: la fotografia, essenziale materia prima per creare i suoi sogni visivi. Fotografare, ha affermato, significa scegliere e trasformare. Nei suoi lavori la materia si trasforma sempre in qualcosa d'altro: in un brandello di memoria per i posteri, in un interrogativo per i contemporanei. In una strada nuova da percorrere. Come le tante che Migliori ha percorso, e continua ancora a percorrere, nella sua ricerca. Il volume è accompagnato da un'introduzione di Alessandra Mauro e Denis Curti e da un'intervista di Michele Smargiassi all'autore.