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Sono nato in questa città nell'agosto del 1944. La guerra non era ancora finita e Milano, proprio in quel mese, fu di nuovo colpita dalle bombe". Così comincia "Abitare la metropoli", il testo scritto e raccontato da Gabriele Basilico nel 2010, in due serate al Teatro No'hma - Teresa Pomodoro di Milano. Quell'esperienza e quel testo, riproposto ora nella sua interezza, è stato per Basilico, come afferma Giovanna Calvenzi che ne cura la riedizione, "l'occasione per dare forma e ordine a riflessioni che da tempo, in modi diversi, stava organizzando". Le parole di Gabriele Basilico costituiscono allora una testimonianza vibrante, una dichiarazione d'amore per la sua città e per le città in genere, una riflessione profonda intorno al proprio lavoro e alla quotidiana pratica di osservatore attento e lucido degli spazi metropolitani. Una consapevole dichiarazione di quanto la fotografia "come esperienza artistica, anche e soprattutto nella sua funzione e missione documentaria ha a che fare inevitabilmente con la bellezza, con un'esigenza visiva di interpretazione formale, di una traduzione estetica del mondo."