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"Quello che senza saperlo, ma sempre di più sapendolo, ho caoticamente cercato di costruire, e curiosamente mi sembra che gli altri adesso comincino a riconoscere e a Vedere più o meno come un tutt'uno, è una "cosa" in cui il fotografo artigiano, il curioso deambulatore, il parlatore dopocena, il polemista, quello che riflette persino filosoficamente sulla propria fotografia e quella degli altri, [...] mette insieme un puzzle il cui risultato legittima il valore, se ce l'hanno, anche delle famose cento immagini che da questo magma, dopo quarantenni, arbitrariamente estraggo "en artiste", con spirito di bressoniano eretico. [...] In definitiva, in che cosa consiste il mio lavoro di fotografo? Guardare cercando di vedere. Guardare sperando di vedere. Io, il fotografo, che faccio? Mi torna in mente una frase di Puskih, dimenticata da oltre trentenni, che avevo visto sul muro dello studio romano di Guttuso: Racconta e non fare il tulio." Ferdinando Scianna
