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«Non capitava spesso e non succedeva con tutti ma, a volte, Gianluigi Bonelli raccontava di sé. Di come Tex, il suo figlio letterario prediletto, avesse finito per somigliargli. O viceversa. Ho raccolto e messo da parte per anni notizie e aneddoti che ha voluto regalarmi e li ho tessuti in un dialogo senza soluzione di continuità tra vero e verosimile. Chi lo ha conosciuto o ci ha vissuto accanto, leggendo queste pagine, ha ammesso non senza sorpresa: "Sì, lo riconosco, è lui". Come autore, questa enorme soddisfazione oggi la posso condividere con i lettori. Ecco due o tre cose che so su G.L. Bonelli.»