Tab Article
"Carmela Monteleone sposa il suo disagio di vivere e lo porge garbatamente all'attenzione degli "altri", per fornire una chiave di lettura che faccia luce sulla esistenza di ciascuno di noi. A una prima analisi potrebbe apparire un pensiero pessimista, privo di luce. Ma bisogna scavare. È un po' come imbattersi in quei "Lied" di Mahler che di primo acchito non coinvolgono l'ascoltatore, per poi rendersi conto che la luminosità che sprigionano è fruibile, vera, scevra da additivi emozionali. La scrittrice definisce la vita come "un immenso tendone", quasi fosse un circo dove ciascuno recita il proprio ruolo, bestia o domatore che esso sia. Dietro il nylon della tenda, la paura di vivere, materica, che si scontra con un'anima ferita, ma sempre disponibile a riprendere il volo..." (Presentazione Roberto Rubino).