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I Vangeli vengono tradotti in inglese antico nell'ultimo scorcio della storia dell'Inghilterra anglosassone, tra la fine del X secolo e l'inizio dell'XI secolo; le testimonianze comprendono la traduzione interlineare delle glosse ai Vangeli latini di Lindisfarne e di Rushworth, la traduzione completa dei cosiddetti Old English Gospels (noti anche come West Saxon Gospels) e la traduzione di singole pericopi all'interno delle omelie di Aelfric. Il Vangelo di Giovanni, grazie alla profondità della sua dimensione cristologica, riveste un ruolo speciale nella cultura teologica medievale e nel programma esegetico e didattico di Aelfric, il più importante scrittore di prosa anglosassone. Lo studio comparato delle volgarizzazioni del Vangelo di Giovanni, con particolare attenzione alle traduzioni delle pericopi giovannee entro l'opera omiletica di Aelfric, permette di comprendere i rapporti tra le varie versioni e di definire il loro contesto culturale, a livello anglosassone ed europeo, specialmente per quanto riguarda la ricezione e traduzione della Bibbia nel Medioevo, l'evoluzione di un linguaggio cristiano in lingua volgare e il significato che esso rivestiva per l'identità anglosassone.