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Con una prosa spigliata, l'autore descrive la serie dei suoi viaggi déroulés entro un arco di tempo più che ventennale, dai primi sconfinamenti nei paesi di confine alle lontane plaghe dell'Europa. Sono sequenze caleidoscopiche, accattivanti quelle che ci vengono offerte quasi con nonchalance dall'autore, che, però, ha l'occhio attento e la nota precisa che folgora l'attimo della visione. Scorrono nel tempo questi viaggi in terre lontane raggiunte per lo più con rombanti vettori che solcano gli spazi navigando tra le nubi. A volte pianure sconfinate vengono attraversate al ritmo monotono di un pullman. Al lettore vengono inoltre offerte visioni di cattedrali, di manieri, di palazzi di città ferme nel tempo e dall'aria d'antan o visioni avveniristiche che sembrano forare il futuro. È il senso di appartenenza al mondo dell'Europa che unifica questo variare continuo di paesi visitati e amati, dalla Grecia del mito classico, alla Francia dei lumi, da cui l'autore si sente sentimentalmente coinvolto, alla Spagna dal senso cupo dell'esistenza fino alla Russia del grande sogno socialista.