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Il Rapporto sul Turismo Italiano, pubblicato da oltre trent'anni, costituisce il documento di economia e politica del turismo più continuo e di più lunga tradizione. Realizzato per la prima volta nel 1984 da un'idea di Piero Barucci ed Emilio Becheri, il Rapporto è stato - e continua a essere - un punto di riferimento per tutti gli addetti ai lavori grazie al contributo che offre allo sviluppo e al radicamento di una cultura del turismo in Italia. Nelle varie edizioni sono state proposte alcune categorie ormai divenute di uso comune, come il passaggio dalla concezione di turismo a quella di "turismi", l'analisi delle spese regionali sul turismo, il paradosso del Mezzogiorno, la distinzione fra mercato reale e mercato immaginario, le valutazioni sulla competitività internazionale, la Sindrome di Hesse e quella dello zoo alla rovescia, la stima del turismo non rilevato delle abitazioni per vacanze, il concetto di turismo come mercato dei mercati, fino alla definizione di parametri econometrici riconosciuti e poi utilizzati da tutti, che testimoniano il ruolo prioritario del comparto turistico nell'economia nazionale. La XXI edizione esce a circa un anno dall'approvazione, del Piano Strategico di Sviluppo del turismo 2017-2020, che individua i nuovi parametri di riferimento per la governance del comparto e dopo la recente approvazione del piano di Mobilità Turistica Nel frattempo si accentua la concorrenza sul mercato globale, dove continuano ad aumentare i flussi provenienti dai paesi emergenti e le esigenze dei viaggiatori diventano sempre più articolate e sofisticate. L'Italia è, quindi, chiamata a definire nuove strategie per valorizzare e rilanciare la propria competitività a fronte della pressione delle nuove destinazioni e delle politiche di attrazione messe in atto dai competitor tradizionali, anche nei confronti del turismo dei residenti. Il Rapporto offre una base conoscitiva molto ampia per comprendere le dinamiche del settore, che può essere utile per orientare le scelte dei policy maker ma anche le strategie dei tanti operatori che contribuiscono a comporre il mosaico del sistema di offerta di una destinazione nazionale. A tal fine, si propone un quadro molto ricco di dati, analisi, ricerche, studi di casi, che attraversano il comparto in lungo e in largo, cercando di cogliere le tendenze di lungo periodo ma anche i fenomeni emergenti che potrebbero dare vita a nuovi trend. Un'attenzione particolare viene riservata all'identità del Bel Paese ed al legame fra arte, cultura e territori, vedendo nel turismo lo strumento per valorizzare le straordinarie risorse del Paese. Il turismo è l'altro lato della cultura e delle risorse paesaggistiche, il lato economico che le rende produttive.