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Il libro di Gilberto Carpo è un flusso di ricordi. Diviso in capitoli brevi o poco più lunghi di qualche pagina, è uno spaccato di vita vissuta a cavallo di due secoli. Carpo è pittore e insegna pittura. Ha conosciuto Renato Guttuso e il grande muralista Siqueiros. Ha vissuto l'impegno politico nelle fila del P.C.I. La guerra, i vagabondaggi, l'arte, il pensiero, i viaggi sono tanti punti fermi nel mare dei ricordi. Ci sono cose che una volta lette in questo libro non se ne vanno più. La meravigliosa Claudette, una donna che faceva la vita a Parigi, e che lo salva dalla strada. Il Guatemala, i lavori più diversi, i figli, i quadri, il comunismo, ogni capitolo è un mondo separato. Sono ricordi fatti propri da chi li legge, e questa forse, è la forza più grande di un libro. L'opera di Gilberto Carpo si è sviluppata nell'arco di diversi decenni. Un'indagine infaticabile attraverso linguaggi pittorici anche antitetici. Eppure Carpo non rifiuta mai un pensiero su cui non è d'accordo prima di conoscerlo. Chiude la postfazione di Giuseppe Possa, che ha curato questa edizione. Interventi critici di Giorgio Seveso, Giulio Martinoli, Sara Rubinelli, Serena Carpo, Monica Lucchini.