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Il pensiero di Nietzsche è stato spesso frainteso e arbitrariamente "separato" dalla sua vita. Poco studiata è stata la sua personalità quale emerge dalle lettere, spesso mai spedite, dai taccuini d'appunti e da Ecce homo, specialmente nelle sue varianti. Essendo la sua vita poco ricca di eventi esteriori, si è molto fantasticato sulla sua fine, che resta in parte avvolta dal mistero. Tutti però ripetono la leggenda del filosofo impazzito improvvisamente a causa della neurosifilide da cui sarebbe stato affetto. Dalla lettura dei testi e dei documenti (quelli clinici), l'autrice suggerisce un'altra ipotesi: forse Nietzsche non è uscito di senno all'improvviso, forse i suoi disturbi mentali sopraggiunsero dopo - anche in conseguenza dell'internamento in manicomio -, forse la follia diagnosticata dai neurologi di Basilea e di Jena fu una follia simulata, connessa a una volontà di autoannullamento, manifestata già in molte lettere, e anche una mossa per riuscire a raggiungere, destando scalpore, quell'ampio pubblico cui aspirava con tutte le sue forze.