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In un'epoca, ancora da chiudersi, che vede le donne conquistare progressivamente diritti, autonomia, libertà, due ragazze perbene, le sorelle Beauvoir, osano sfidare i valori borghesi. Mentre Simone, brillante studentessa di filosofia, conosce Jean-Paul Sartre, la vita bohémienne e le discussioni nei caffè parigini su teatro e letteratura, la giovane Hélène si consacra alla pittura: frequenta musei di nascosto, affitta un piccolo atelier e allestisce la prima esposizione sotto lo sguardo favorevole di Picasso. Inseparabili, le sorelle Beauvoir vengono però divise dalla guerra. Da allora gireranno il mondo, s'incroceranno, si separeranno di nuovo. Sospinte dalla creazione, si scopriranno unite da un legame e da una fermezza che resistono al passare del tempo e alle divergenze estetiche e politiche. Il maggio del Sessantotto le unirà nella battaglia, che Claudine Monteil visse al loro fianco, per i diritti delle donne. In questa biografia l'autrice racconta le opere di queste due donne straordinarie, delle quali l'una lascia un'eredità letteraria colossale e l'altra più di ottocento dipinti e incisioni.