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Il commissariato di via Majorana, situato in un quartiere del Levante di Genova, solitamente si occupava di piccoli furti, di spaccio nei pressi delle scuole e di risse tra ecuadoriani ubriachi. Da sei mesi alla guida della Squadra Mobile è arrivato il commissario Egisto Feroci, genovese DOC, proveniente da vari incarichi nel Meridione, dove ha risolto casi complicati. Il suo cognome non si accorda col suo aspetto gradevole, con la voce misurata e con lo sguardo chiaro e diretto. Un caso complicato gli si propone una domenica mattina, allorché il cadavere di una donna viene trovato sulla spiaggia di Quinto. Età sui quaranta, sembianze signorili, niente documenti. "Morte per strozzamento" diagnostica il medico legale. Le prime indagini danno scarsi risultati. A distanza di circa 4 o 5 giorni avviene un altro femminicidio, questa volta sulla sponda del Lago Maggiore, che la polizia del luogo interpreta come una rapina finita male. Ma il commissario Feroci non ci sta: per lui i due delitti sono collegati. Una serie di avvenimenti coinvolge la vita privata di alcune persone: un giornalista, una scrittrice, un antiquario, un industriale farmaceutico, una gemmologa, una maestra e due commesse della "Soap & Soap". I loro destini si incrociano, quasi casualmente, ma aprono prospettive utili per le indagini. Il commissario Feroci con la sua perspicacia e la sua determinazione riuscirà a sciogliere tutti i nodi e ad assicurare il colpevole alla giustizia.