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Il filo conduttore di questa storia sono le passioni: la passione politica, che si fa grande negli anni del sessantotto, la passione della musica, che attraversa una vita intera, la passione amorosa, una forza invincibile che dona sensazioni straordinarie negli anni della giovinezza. "La giovinezza non è niente, senza ricordi: " pian piano si dipanano le vicende di un ragazzo degli anni Settanta del Novecento alle prese con la vita, nell'intento di doppiare le sue colonne d'Ercole: l'amore e il lavoro. Nel proporre questa storia l'autore ha scelto di servirsi di un artificio: raccontare, strettamente intrecciati, quasi senza distinguere, realtà e "sogno": fatti e avvenimenti nel momento del cambiamento più importante del secolo scorso. E dovendo attingere a vicende ed emozioni rivissute attraverso il ricordo, non ha trovato modo migliore per descriverle e trasmetterle così.