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Un prete democristiano appoggia un sindaco comunista. Poderi abbandonati tornano floridi e produttivi. Fabbriche danno lavoro ai giovani e alle donne. Aristocratici donano terreni alla comunità. Nuove scuole e campi sportivi ovunque. È un sogno? No, tutto ciò di cui oggi l'Italia ha bisogno è già stato messo in pratica. Nel maggio 1951 a Casalfiumanese sull'Appenino emiliano-romagnolo un ragazzo di 32 anni - un bracciante con la quinta elementare sopravvissuto alla ritirata di Russia - viene eletto sindaco e decide che da quel giorno, goccia dopo goccia, il destino delle persone cambierà.