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Ventiquattro anni di viaggio, migliaia di chilometri percorsi a piedi, a cavallo, a dorso d'asino o di cammello, e un milione di storie da raccontare. Tante erano le meraviglie che Marco Polo - partito ragazzo con il padre Niccolò e lo zio Matteo, intraprendenti mercanti veneziani - aveva visto, o anche solo sentito, nella sua avventurosa traversata verso la Cina. In verità, quando Marco e i suoi familiari si avventurarono lungo quell'intreccio di strade che portava da Venezia fino all'Estremo Oriente, la Via della Seta era già da più di un millennio la via carovaniera più famosa, e trafficata, del mondo. Lungo la Via della Seta si scambiavano tessuti, oro, metalli, pietre preziose, avorio, ceramiche e spezie. Ma non solo. Di lì passarono nell'antichità ricette e tradizioni della cucina, come il pane e gli spaghetti. E i fedeli che portavano a popoli lontani il messaggio delle grandi religioni. Marco Polo è il tributo di Michael Yamashita, uno dei grandi fotografi di National Geographic, al grande viaggiatore veneziano che con "Il Milione" ispirò Cristoforo Colombo e innumerevoli altre imprese di esploratori e viaggiatori. Seguendo le tracce delle monumentali memorie di Marco Polo, Michael Yamashita ha ritrovato molte tradizioni e molti luoghi narrati dal mercante veneziano, rendendo giustizia alla sua testimonianza diretta di quelle terre remote. E, soprattutto, facendoci assaporare piccoli scorci di mondo che sembrano rimasti congelati a settecento anni fa.