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All'interno di una chamanna sperduta tra le montagne dei Grigioni, un uomo si ritrova in solitudine a meditare su se stesso, sulla vocazione della sua vita - quella di medico - e, ancora, sulla natura, sul nostro pianeta e sul futuro della nostra specie. Come in un sogno, appaiono, in questo luogo ancestrale, i sapienti delle più svariate epoche del passato (Aristotele, Ippocrate, Democrito, Epicuro, Alhazen, Albert Einstein, Ildegarda di Bingen, Patañjali) a portargli idee, spunti, riflessioni nei campi della scienza, della medicina e delle tradizioni naturalistiche risalenti alle più antiche civiltà. Il protagonista si ritrova così coinvolto in un convivio improbabile con personaggi improbabili che lui stesso ha richiamato mentalmente affinché lo aiutino a comporre un messaggio di fondamentale importanza per l'uomo contemporaneo e del futuro: invertire la rotta imposta dal progresso senza scrupoli, riprendere un contatto atavico con la natura, ritornare alla luce da cui tutto promana, ritrovare l'armonia in se stessi (nel proprio microcosmo), la condivisione con gli altri, il rispetto e la salvaguardia dell'ambiente in cui viviamo.