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Nell'era della comunicazione globale istantanea, l'ufologia, anziché trarre giovamento da un'informazione sempre più libera ed incontrollabile, ha subito un grave danno. Perché oggi chiunque, nel più assoluto anonimato e senza avere un minimo di preparazione in materia, può impunemente riversare nel Web le informazioni più assurde, i falsi video più spudorati, le storie più inverosimili. Ed è stato così che, all'alba del terzo Millennio, di pari passo con la progressiva apertura di molti archivi governativi e militari, anziché assistere alla morte della "congiura del silenzio" UFO (il sistematico insabbiamento di dati sino all'eliminazione fisica di chi sapeva o diceva troppo), abbiamo visto nascere la "congiura del rumore", vale a dire l'inondazione della Rete con materiale fasullo, al punto che oggi, persino per i ricercatori più esperti, diventa difficoltoso districarsi nella ragnatela di bugie. In quest'opera La Paglia, non cedendo alla seduzione degli scoop da Web, ricostruisce puntigliosamente quello che fu il substrato bellico e militarista in cui si manifestò per le prime volte in maniera palese il fenomeno UFO: il Ventennio fascista, la seconda guerra mondiale, il maccartismo della Guerra Fredda.