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Partendo dall'irredentismo tirolese, passando per le estremizzazioni degli anni di piombo e giungendo alla strage che devastò la stazione centrale di Bologna, Salvatore Lordi traccia le coordinate storico-politiche che portarono all'ascesa degli estremismi eversivi di destra e sinistra, descrivendo la lotta armata che insanguinò le strade del nostro Paese. A pagare le conseguenze di questa guerra furono quegli "eroi del quotidiano" che, nell'adempimento del dovere, persero la vita, lasciando un vuoto incolmabile nei loro cari. E sono loro il fulcro di questa triste pagina di storia: i famigliari e gli amici dei tanti esponenti delle forze dell'ordine a raccontare il frantumarsi delle illusioni e la banalità del male. Un saggio attraversato da un senso di rassegnata sconfitta e disillusione su una delle pagine più controverse della nostra storia.