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Dalla rivoluzione liberista di Reagan e della Tatcher il Welfare State è sotto assedio in base al principio che ogni persona è responsabile del proprio destino, per quanto triste esso sia, e che lo Stato non è tenuto a tutelarlo. Sono concetti che negli Stati Uniti la destra sostiene, portando ad esempio il crollo dell'Impero romano, schiacciato, secondo la loro opinione, dal peso del welfare, e non dalla corruzione, dalle spese militari e dalle invasioni barbariche. La deduzione è scontata: "La seconda Roma non deve imitarlo. Ma è davvero così"? Con rinnovata curiosità Ennio Caretto indaga il "welfare" al tempo degli antichi romani, nell'epoca degli Antonini, il periodo della Pax e della humanitas, per scoprire che scuola e sanità pubbliche, sindacati, verdi, progressisti, populisti, diatribe sulla pena di morte, erano cose che esistevano già e che, forse, in duemila anni non sono cambiate poi così tanto. Un viaggio inatteso e interessante che, attraverso i secoli, ci porta a riflettere su due superpotenze, la Roma caput mundi e gli Stati Uniti, separate nel tempo ma non prive di similitudini.