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Il Sud raccontato dai suoi giovani senza infingimenti, facili vittimismi o le strumentali critiche della Lega. Una sociologa e un giornalista scrittore hanno attraversato il Mezzogiorno d'Italia - da Scampia all'omerica Cariddi, e oltre - incontrando i ragazzi che lavorano nelle fucine di Taranto e Trapani e quelli che il lavoro non ce l'hanno, i forzati del call center, i troppi che le carte in regola le hanno ma senza tavoli su cui giocare. Fino agli espatriati, i nuovi emigranti. È la fotografia di una generazione: tutti protagonisti, nessun eroe. Dei 21 milioni di cittadini italiani delle regioni del Sud, quelli fra i 20 e i 30 anni sono travolti dal "fenomeno della tonnara": assistono, impotenti, alla progressiva mancanza di acqua, di mare. Etichettati come gente di second'ordine, figli di una mitologia senza più presa, soffrono e denunciano la bruciante assenza dello Stato. Anche se qualcuno sembra dimenticarlo, i giovani del Mezzogiorno sono uguali a tutti gli altri giovani del mondo, e a quelli del Nord: stessi sogni ma ridotte possibilità. Un'inchiesta appassionata ma obiettiva, nella convinzione che quella del Meridione sarebbe una sconfitta dell'Italia