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L'ambiente ebraico di Odessa, brulicante di vita e di personaggi, di antichi dolori e di nuovi sogni, scosso nelle sue vecchie leggi dai tumulti della grande rivoluzione, è fissato per sempre in questo affresco dai colori scintillanti, vividi, carichi di umorismo e di pietà insieme. Al centro di questi racconti le famigerate gesta della banda criminale che nel primo ventennio del Novecento mise a ferro e fuoco i sobborghi di Odessa, coronate da un folgorante epilogo ("Tramonto") che precipita i leggendari banditi nel dramma della storia, mettendoli a confronto con l'inevitabile tragedia della decadenza e della morte. Un'epopea violenta e drammaticamente attuale ambientata nel ghetto ebraico della Moldavjanka dove la vita scorre tra rapine e omicidi, funerali e matrimoni, retate e rocambolesche fughe. L'arte di Babel ci si rivela qui, pure nella sua sorprendente modernità, legata alla grande tradizione dei narratori russi, e prima di tutti al Gogol dei racconti ucraini, a quel Gogol che Babel scelse a maestro per tutta la sua vita di scrittore.