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Quindicesimo dei venti romanzi che compongono il ciclo dei Rougon-Macquart, "La terra" è un potente romanzo dalle tinte forti che ritrae il mondo rurale francese sul finire del XIX secolo, alla vigilia dello scoppio della guerra franco-prussiana. Zola racconta la Francia del Secondo Impero dalla prospettiva di una famiglia contadina che, di fronte alle difficoltà di una vita di stenti, non esita a ricorrere alla violenza pur di preservare il suo unico bene, la terra. È una violenza che non si ferma davanti a niente, che non conosce amore fraterno o filiale, ma anzi si accanisce contro i parenti più stretti, per non dover dividere con loro quel poco che si ha, e contro i più deboli, impossibilitati a difendersi. La brutalità e la crudeltà, provocate dalla dure condizioni economiche inflitte agli agricoltori dell'epoca, sono i tratti dominanti di questo romanzo che, a partire dalla sua pubblicazione nel 1877, non ha mai smesso di suscitare polemiche per il realismo con cui sono trattati i temi sociali e con cui sono esplorate le passioni dei personaggi nella loro intimità.