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Storie di femministe dal Duemila ad oggi. Singole e gruppi sparsi sul territorio, reti nazionali e collettivi capaci di innovazione nel linguaggio e nelle forme della politica: dal provocatorio "La disobbedienza ha le zinne" di Assalti a-salti ai laboratori delle Acrobate, dalla scuola delle Giacche Lilla delle Sconfinate al Manuale delle Galline Ribelli di A/matrix, dal LadyFest alle voci che tessono Trama di Terre, passando per le Sommosse, Punto G, le Lucciole, Facciamo Breccia e tante altre esperienze. Sono racconti e cronache di femminismi che non fanno notizia, perché a parlare sono i loro entusiasmi e contrasti, pratiche e pensieri, desideri e utopie. "Meglio guardare, lasciarsi stupire, farsi colpire dal disordine, dalla contraddittorietà, dallo spezzatino culturale che alimenta le parole e gli atti delle donne raccontate da Barbara Bonomi Romagnoli con affettuosa partecipazione e pochi giudizi. Perché quel disordine, quello spezzatino forse parla di una sopravvivenza-resistenza come controcanto all'epoca minacciata dal pensiero unico, ammesso che ancora si possa parlare di pensiero." (dalla prefazione di Lidia Campagnano, giornalista e scrittrice)