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«È da diversi anni che seguo la poesia di Nerina Anastasi, una poetessa dal calco inconfondibile per la sua semplicità espressiva e per l'armonia totalizzante che fuoriesce dalle sue immagini, dai suoi voli dentro il cuore, dal suo cantare a voce piena la bellezza dell'amore, dello stare assieme, del ricordare, del sognare chi non c'è più, dello sprofondare in un sorriso liberatorio, del trovare sempre e comunque la forza per rinascere e stringere la mano ad ogni speranza di luce... A mettermi in contatto con Nerina Anastasi era stato il poeta siciliano Pietro Testaverde, dalla grafia quanto mai efficace e ricca di pathos. Mi ricordo, al riguardo, alcuni suoi versi ("Come sarebbe dolce riposare, / magari come foglia accartocciata/ e secca, da bava di vento / sollevata, nell'intricato / ricamo dell'immenso") e comprendo appieno il perché Nerina Anastasi lo consideri il suo mentore e il suo punto di riferimento in campo letterario.»