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"Nel libro di questo giovane scrittore il primo fattore che senza alcun dubbio emerge è un profondo pessimismo esistenziale di fondo. Dalla lettura si capisce che tutto ciò deriva da tristi vicende personali di vita vissute. Infatti si può constatare un notevole senso di malinconia ed un'assoluta tristezza, causata dalla perdita di persone care o da delusioni, capace di provocare un forte disagio interiore e psicologico, una grande disperazione, che sfocia talvolta in rabbia e talvolta in depressione. Da qui non possono che scaturire solamente amare riflessioni e meditazioni sull'esistenza ed in particolare sulla morte. È interessante notare che spesso le sue considerazioni sulla vita si trasformano in tragedia non solo personale ma anche universale, toccando sentimenti che accomunano l'intera umanità. Inoltre dalla lettura emergono una rara sensibilità ed una varietà di emozioni difficili da riscontrare in un autore così giovane. Per quanto riguarda lo stile è da sottolineare che è fluido, incisivo e forte e quindi ben comprensibile a tutti i lettori..." (dalla prefazione della dottoressa Sara Ciampi)