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Come ha fatto a non accorgersi di quello che stava accadendo? Questa è la domanda che in molti ci poniamo quando, all'interno di una famiglia "normale" si verifica un evento che arriva a riempire i titoli dei giornali e dei notiziari, televisivi e radiofonici. Eppure, anche se sembra impossibile, è proprio così: non ci si accorge che quella persona che ti sta accanto ha una o più "sfaccettature" sconosciute che celano una personalità diversa, anche opposta, a quella che mostra normalmente in famiglia, con gli amici, con i colleghi di lavoro. Un antico proverbio ammonisce che nemmeno dopo aver mangiato dieci chili di sale insieme, si può affermare di conoscere bene una persona e questo è il concetto portante del romanzo giallo che Massimo Spelta ci dona, con la sua consueta eleganza e delicatezza. I personaggi si alternano nelle scene di vita quotidiana nelle quali possiamo trovare spizzichi della nostra e questo ci porta a leggere volentieri i capitoli che si inanellano, sino a dipanare la storia dell'omicidio di Paola con un colpo di scena inaspettato...