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"Dal vento al fascino misterioso della notte, dal sogno alla nostalgia, dalla città ai segreti della natura...: questa in estrema sintesi, è la tavolozza con cui Patrizia Martini costruisce le sue immagini poetiche dai toni modulati sul filo di un lirismo dialogante, intimo, dai rintocchi lucenti o in penombra. È un librarsi, il suo, che capta la quotidianità e che tende a superare quei tanti 'ruderi contorti' che l'oggi ci consegna e che lei evoca con sussulti d'amore sofferto, con la gioia comunque del ricordare, del rivedere, del navigare nel proprio io con la consapevolezza di estrapolarne bellezza, sincerità, trame di sorrisi appassionanti... Sono immagini che partono da lontano e che ritornano per solidificare, 'con porte d'indaco oltremare', quella ricca porzione d'azzurro che vive in Patrizia Martini e che la spinge a dire, tra l'altro e con versi d'innata sincerità: 'Comprendo che non potrò fare altro / di più bello e più grande / che dare per sempre, struggendomi, / l'amore richiesto'." (Dalla prefazione di Fulvio Castellani)