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Sono trascorsi 60 anni dall'inizio dell'esperienza dei fidei donum torinesi. Infatti, l'11 settembre 1961, don Giulio Cigliutti, primo di tutti, spiccava il volo per la Patagonia, in Argentina. Da quel giorno sono partiti da Torino per tutti i continenti 45 preti, un diacono permanente con la moglie, 13 laici/laiche. Furono chiamati fidei donum, perché accolsero l'invito della omonima enciclica di Pio XII del 21 aprile 1957 di prestare per qualche tempo il ministero pastorale alle Chiese del terzo mondo - a cominciare dall'Africa - povere di preti. Queste sono le ragioni per cui il volume si limita all'America Latina: nel primo ventennio (1961-1981) i nostri preti raggiunsero soltanto l'America Latina, ossia Argentina, Guatemala e Brasile. Tale continente poi presentava omogeneità geografica, storica, culturale, politica ed ecclesiale. Infine si disponeva di una qualificata documentazione archivistica. Diversi furono i tipi di fidei donum torinesi, dovuti a personalità e attitudini differenti, ma anche alla varietà di situazioni e alla libertà di iniziative pastorali che il continente offriva. L'impressione d'insieme è molto positiva e ha suscitato in chi scrive stima e ammirazione. I fidei donum hanno scritto forse la più bella pagina della Chiesa torinese postconciliare.