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La pandemia non ci ha privato solo della vita, anche della morte. Se la società contemporanea l'aveva confinata nella sfera del privato, l'emergenza Covid ha riconsegnato la morte e il lutto alla dimensione collettiva (e in forma tanto più drammatica perché è stata negata la possibilità di celebrare i funerali). In questo contesto, e alla luce dell'intenso e spesso tacito rapporto tra cinema, fede e psicanalisi, si inserisce il progetto "Oltre la notte. La morte e il lutto nel cinema", che il presente volume vuole consegnare al lettore come compendio articolato in due parti: una storico-critica, composta dai saggi in cui Paolo Perrone, Francesco Crispino e Anna Maria Pasetti hanno approfondito nella chiave della perdita e del lutto la filmografia di cineasti imprescindibili come Ingmar Bergman, Pier Paolo Pasolini, Terrence Malick; e una parte più "operativa", a cura di Arianna Prevedello, composta da dieci schede filmiche di approfondimento dedicate a singoli titoli e arricchite dalla preziosa nota a margine a firma del professor Vittorio Lingiardi.