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Appena eletto deputato del Terzo Stato agli Stati Generali del 1789, Maximilien de Robespierre ha finalmente l'occasione di far sentire la voce del popolo. Intransigente e colto, questo appassionato oratore dal senso politico particolarmente affinato, conduce battaglie per l'adozione del suffragio universale maschile, l'abolizione della pena di morte e la soppressione della schiavitù, prima di sostenere una politica di salute pubblica nel 1793. È l'incarnazione del Terrore? È l'Incorruttibile? Pur disprezzando la violenza, l'accetterà in nome della Rivoluzione. Egli sa che il potere non si dà. Si prende.