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L'alto Medioevo, nel Piceno, non fu un periodo storicamente buio come si crede. Vi convissero fianco a fianco le etnie dei popoli franco e sassone che vi posero la sede dei loro successivi imperi ed affiancarono al nascente volgare italiano le due nuove lingue del francese dei Franchi e del primitivo Deutsch dei Sassoni. I Romani ed il papato, in lotta contro gli arabi invasori, vi trasferirono la sede della Chiesa di Roma. Il Piceno mantenne così l'uso comune della lingua latina e diffuse l'universalismo dell'antica Roma e del Cristianesmo. Gli stati fondatori dell'attuale comunità europea si rifanno ancora alle tre lingue e alle successive trasformazioni politiche dei ministeria carolingi, che portarono prima al feudalesimo dei castelli, poi alle nuove entità agricolo-culturali delle abbazie benedettine, alla nascita dei liberi comuni italiani ed infine ai nazionalismi di Francia e Germania.