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Un racconto matematico è già di per sé una rarità, ma questo di cui ci stiamo occupando va oltre la sua naturale ambivalenza poiché possiede almeno quattro sfaccettature. Per chi ama i racconti è una piacevole lettura. Per gli appassionati di matematica ricreativa è l'insegnamento di un metodo per costruire quelle particolari matrici numeriche chiamate quadrati magici. Per chi ha poca dimestichezza con la matematica è una specie di "Stele di Rosetta" (grazie all'appendice contenuta nel libro) che, invece di tradurre i geroglifici in greco, traduce il linguaggio matematico in narrativo. Soprattutto, però, è un esempio di integrazione tra il pensiero analitico e quello laterale: il primo riesce ad andare in profondità e a capitalizzare la conoscenza, il secondo, procedendo a salti (laterali ed in avanti) riesce ad indicare soluzioni che sarebbero impossibili da immaginare se si procedesse un passo alla volta in maniera sequenziale.