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Che cos'è un'immagine? Qual è il suo funzionamento? Quali conoscenze consente e quali conoscenze, invece, presuppone? Cosa può e cosa non può fare? Quali rapporti intrattiene con altre forme di sapere? È a partire da queste domande che, secondo Gottfried Boehm, si può cercare di prospettare una teoria generale dell'iconico priva di soggezioni nei confronti delle pretese della filosofia del linguaggio e capace di rispondere ai problemi posti dalle nuove tecnologie. I testi raccolti in questo volume, scritti nell'arco di un decennio, a partire dal 1994, e selezionati per questa edizione italiana dallo stesso autore, affrontano, da angolature diverse ma strettamente coordinate, le questioni chiave che dovrebbero fissare l'agenda di quella "scienza delle immagini" che è in realtà ancora da farsi e che anzi costituisce il vero desideratum cui si rivolgono le attenzioni di studiosi di indirizzi e interessi assai differenti, filosofi, storici, antropologi, psicologi, semiologi. Evitando i facili entusiasmi non meno che le diagnosi frettolosamente pessimistiche, Boehm analizza e districa con chiarezza i nodi teorici che sottendono l'attuale diffusione dei processi di mediazione della cosidetta Visual Culture, dalla retorica visiva dell'argomentazione scientifica alle ambizioni conoscitive dell'arte contemporanea, in un percorso che coniuga i presupposti storici e le prospettive future, le possibilità e i limiti di un autentico "sapere" delle immagini.