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Le acque che legano le liriche di questa raccolta hanno sorgente in diverse patrie linguistiche e geografiche. Incontri, visioni ed episodi preannunciano una poetica di tipo "civile" riguardante temi quali la nascita, la maternità, il viaggio e la morte. Un linguaggio volutamente di frontiera, influenzato dal realismo magico, usa materiali, simboli e termini che costituiscono una sorta di mitografia. La scrittura è radicata, ma le narrazioni invitano alla celebrazione dell'incerto e dell'improbabile. Una ricercata tensione linguistica simboleggia un atto di rigore poetico: una intransigenza senza lacune nel permanere in uno stato di rassegnazione e ricognizione costante di fronte allo stupore. Anna Mazzolini (Cesena, 1980), architetto, è un'esperta in politiche pubbliche e territoriali per i Paesi emergenti. Ha lavorato per ONG e Nazioni Unite in Mozambico, dove ricerca in temi di mobilità sostenibile, antropologia urbana e politiche pubbliche. Ha lavorato nel post-disastro e nell'emergenza. Con Oedipus (2020) ha pubblicato la sua prima raccolta, Breve guida per le assenze.