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Rovesciabile, ribaltabile, reversibile. Un libro inconsueto e bifronte, a evocare l'immagine di Giano, il dio della soglia, che può guardare all'interno e all'esterno dell'animo umano. Poesia dell'anima da una parte, poesia della materia dall'altra. Il nocciolo e la buccia, il serio e il faceto, due facce di uno stesso percorso poetico, che disdegna la retorica e il poetichese per offrirsi con semplicità intelligente al nervo delle cose. Se una faccia mostra le interiorizzate presenze dell'infanzia e degli amori, i labirinti della mente e le pulsioni del cuore, l'altra si apre al mondo degli oggetti, dei colori, delle attività quotidiane e si permette risate, provocazioni e sberleffi letterari, arrivando persino ad adattare alla mentalità occidentale i sacri haiku della tradizione orientale. Nella poetica dell'autrice la parola è fattuale, spesso ironica, sostenuta dal ritmo, dalle assonanze e da un respiro lieve come una danza.