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La riflessione sulle diversità - di genere, di abilità, di provenienza, di orientamento sessuale o religioso - è, in Italia, un fenomeno piuttosto recente. Qualsiasi organizzazione, oggi, deve necessariamente confrontarsi con il tema del diversity management e con le sfide che una prospettiva inclusiva comporta. Il ruolo di Diversity manager, soprattutto in aziende di grandi dimensioni, sta assumendo importanza cruciale, sia in termini strategici, sia rispetto alla costruzione di prassi manageriali che andrebbero consolidate ed estese anche a realtà più piccole che, di fatto, costituiscono il tessuto economico e imprenditoriale italiano. Valentina Dolciotti, formatrice e consulente per le tematiche di Diversità & Inclusione, propone un percorso attraverso la storia, i valori e le best practices di dieci organizzazioni radicate nel territorio nazionale. I Diversity manager, donne e uomini di multinazionali quali Abb, Axa, Costa Crociere, Enel, Ferrovie dello Stato, General Electric, Ibm, Philips, Telecom, UniCredit, raccontano qui i progetti che le rispettive aziende hanno messo in campo per essere realmente inclusive, e allo stesso tempo le difficoltà, le sorprese, le opportunità incontrate. Lo fanno mettendosi profondamente in gioco, esponendo il proprio punto di vista anche rispetto al panorama politico e sociale italiano, che pare procedere a passi piccoli (e talvolta tremolanti) sul terreno dei diritti civili. Vivendo il proprio ruolo come una missione. Scoprendo territori completamente nuovi. Ciò che però accomuna le voci delle figure manageriali incontrate, pur eterogenee e diverse per provenienza, pensieri, formazione, è la grande, lampante, passione per il proprio lavoro, e la determinazione che ogni volontà di cambiamento, per quanto arduo, comporta.