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A più riprese e in diversi contesti, ormai come un ritornello, si sente ripetere che sono le persone a fare la differenza, che il capitale umano, risorsa intangibile ma imprescindibile, determina il successo o il fallimento di un'attività, un progetto o una qualsiasi iniziativa. A queste considerazioni, la cui genericità rischia di banalizzare il significato, si affiancano ulteriori realtà, altrettanto incontrovertibili: il contesto economico è ancora in preda all'incertezza, i mercati hanno subito mutazioni epocali e l'approccio al mondo del lavoro avviene secondo dinamiche completamente diverse rispetto solo a pochi anni fa. Eppure, osservano i curatori, "stando a ciò di cui siamo testimoni tutti i giorni, emerge la totale resistenza a declinare nella prassi lavorativa queste oracolari certezze. La loro ovvietà teorica ci appare subito dietro l'angolo, ma una loro, seppur timida, applicazione quotidiana viene percepita come ancora troppo distante. C'è da domandarsi se la discussione su questi temi non sia altro che una sorta di esorcismo per evitare di metterli in pratica". "Punto HR", giunto alla sua quarta edizione, intende invece farsi carico di queste questioni, provando a proporre possibili soluzioni alle domande più urgenti che riguardano il mondo della gestione e dello sviluppo delle persone. I temi affrontati spaziano dal diversity management al welfare privato, dal ruolo della formazione concreta all'occupabilità dei lavoratori senior.