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La chiesa oggi deve fare un atto di coraggio e rendersi conto che si trova davanti a una realtà che corre velocissima e che rischia di far sentire il suo linguaggio fuori tempo, inadeguato. Bisogna muoversi come sta già facendo papa Francesco: tornare al cuore del linguaggio evangelico ed elaborare un linguaggio nuovo. E di questo cambiamento i veri protagonisti sono i giovani. Giovani, chiesa, cambiamento: una relazione virtuosa che è stata al centro del sinodo dei vescovi dedicato al tema "I giovani, la fede e il discernimento vocazionale". Un'assemblea che ha messo al centro l'ascolto dei protagonisti, facendo incontrare le ricchezze, le domande, le fatiche di ciascuno e aprendo una strada nuova. Lo raccontano le undici interviste raccolte dall'autore. Quattro giovani partecipanti all'assemblea dei vescovi, cinque "guide" e due coppie di sposi hanno messo a fuoco il valore di quanto vissuto al sinodo e le prospettive che da lì sono scaturite, con le sfide nuove che si aprono per la vita della chiesa, per la pastorale delle comunità locali e per l'evangelizzazione rivolta alle nuove generazioni. Con l'impegno di non guardare ai giovani semplicemente come destinatari di proposte ma come i veri attori di un modo rinnovato di essere chiesa.