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Nato a Vale de Santarém nel 1972, Manuel de Freitas è forse oggi il poeta di Lisbona, città in cui vive dal 1990, e che percorre poeticamente, inserendosi nella linea di Cesário Verde e Fernando Pessoa, che hanno fatto della capitale portoghese il teatro (o uno dei teatri) della loro inquietudine. In questa Lisbona, Manuel de Freitas testimonia il crepuscolo di una capitale decadente ma intimamente brillante. Collocandosi nell'ultimo periodo di sopravvivenza delle vecchie mercerie dagli arredi in legno e dalle antiche réclame ancoraincise sulle vetrine; dei caffè, delle taverne e delle tascas fumose, dai tavoli di formica stinta, il poeta seleziona (e crea) intorno a sé un ambiente che è allo stesso tempo specchio e simbolo.