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La Grande guerra ha segnato un salto di qualità nei conflitti armati: per numero di soldati al fronte, per numero di caduti, per intensità dello sforzo economico e dell'impegno tecnologico. La guerra ha determinato anche profondi interventi sul territorio. Distruzioni e costruzioni, che hanno segnato il paesaggio in modo durevole. Questo è valso in modo particolare per il Trentino, dal 1866 situato lungo il confine fra Regno d'Italia e Impero austro-ungarico e perciò soggetto a interventi di trasformazione del paesaggio ben prima del 1914. Furono approntate linee difensive, tagliate stradali, forti di vario tipo. Furono anche realizzate ferrovie, teleferiche, linee telefoniche ed elettriche che servivano a scopi militari ma anche per la vita civile. Queste profonde trasformazioni del territorio sono state ampiamente documentate dalla fotografia; dall'enorme giacimento di fotografie austro-ungariche dedicate alla logistica raccolto nei musei, negli archivi e in innumerevoli collezioni private, sono stati scelti dai ricercatori dell'Associazione Culturale Forte delle Benne alcuni scatti riguardanti soprattutto l'Alta Valsugana. Ai fotografi del Gruppo Fotoamatori di Pergine è stato proposto di rappresentare con gli occhi e con gli strumenti di oggi le medesime inquadrature di cento e più anni fa. Obiettivo di questo lavoro, duplice, è di mostrare cambiamenti, ma anche persistenze fra ieri e oggi.