Egna. Un borgo, una storia di Munforti Lorena; Riccio Giancarlo - Bookdealer | I tuoi librai a domicilio
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Egna. Un borgo, una storia

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Se il fiume Adige è per i territori soprattutto della Bassa Atesina la metafora del web, della Rete, allora possiamo definire Egna la sua Wikipedia. Ovvero, come il compendio dei saperi, delle memorie passate e dei progetti futuri di una area geografica, culturale e turistica che sta ripensando se stessa. E che è al lavoro per tutto ciò partendo proprio dal Comune di Egna, alla quale la presente pubblicazione è dedicata. L'attenzione, con vigore e passione rinnovati, è rivolta al territorio, alle sue espressioni e al loro principale motore: gli abitanti. Per questo, una ampia sezione del libro è all'insegna di "Egna parla": interviste esclusive ad alcuni protagonisti del borgo, che raccontano tutto o quasi di quanto ancora non sapevamo. Lungo il percorso del fiume Adige si costruiscono culture, si dipanano commerci, si organizzano scambi tra collettività vicine. E il comune di Egna, situato nella zona della Bassa Atesina e carico di storia fin dall'Alto Medioevo (ma con alcune radici legate all'epoca romana), è uno dei grandi crocevia geografici e culturali di questo scenario atesino. Il libro - che tenterà di colmare un inspiegabile vuoto storico-bibliografico, salvo preziose pubblicazioni su temi circoscritti - ripercorrerà per la prima volta in modo sistematico e ragionato la storia di Egna attraverso i reperti, gli edifici storici e il rapporto simbiotico, non sempre facile, tra gli uomini e la natura di questi luoghi. Basti pensare che questo Comune è passato dalla Provincia Autonoma di Trento alla Provincia Autonoma di Bolzano soltanto nel 1946, dopo l'applicazione dell'accordo De Gasperi-Gruber. La cittadina si "nutre" dunque di due culture geografiche ma ha ormai da decenni una decisa e propulsiva identità altoatesina. Di Egna, situata nella valle del fiume Adige alle pendici del Monte Corno e in prossimità del lago di Caldaro, il libro narrerà e documenterà le origini del nome e il suo stemma, la storia e alcuni monumenti preziosi come la chiesa tardo gotica di S. Nikolaus, i portici e poi ancora alcune presenze architettoniche precipue del posto come la Saalhaus (le case a sala), Klösterle und S.Florian (l'Ospizio e la chiesa di S. Florian), il Museo delle tradizioni popolari, la Ballhaus. Non mancherà un "focus" su Albrecht Dürer il suo soggiorno ad Egna e il percorso a lui dedicato. E grande spazio sarà dato alla Egna di oggi, in gran parte "segreta" e dunque poco conosciuta dai suoi stessi residenti, che così potranno riscoprire il proprio Comune e rinnovare il senso di comunità. La cittadina si presenta dal suo lato migliore a chi arriva da sud, lasciando la statale al primo bivio, senza attraversare la zona artigianale e l'ordinata ma anonima periferia di villette e case a schiera. La splendida città storica fondata nel 1189 si delinea in fondo alla campagna, compatta e uniforme, con i suoi portici medievali, le facciate affrescate delle case, i ballatoi e i cortili interni sormontati da grandi prese di luce, delimitata da una strada di circonvallazione che, qui come a Vienna, prende il nome di Ring. A chi arriva dall'Oltradige e dalla Strada del Vino, Egna si annuncia invece con uno dei maggiori complessi industriali dell'intera provincia altoatesina. Tradizione e modernità, megastrutture e Gemütlichkeit, economia e cultura, urbanità e campagna. Sembra proprio che Egna abbia trovato la formula magica per conciliare questi aspetti apparentemente contraddittori.

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