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Nell'undicesima avventura, Sharon torna dal Messico a villa Coriandoli con un enigma registrato all'aeroporto d'arrivo, forse un delitto che coinvolge una persona attiva sulla costa del lago. Cercando di incontrarla, Sharon e Stella assistono alla sua uccisione, che si accompagna presto a quella di un'esperta di arte medioevale e anche, misteriosamente, di una murena. La murena, esplicitata nel suo simbolismo con l'aiuto di Murphy, che con la sua sapienza enciclopedica contribuisce a dare la stura alle citazioni eccessive e lussureggianti, si scoprirà essere l'animale totemico di una setta di uccisori rituali, decimati da un abile e astuto assassino. Si tratta di una faida interna fra due fazioni opposte, oppure di un intervento punitivo esterno? La soluzione dell'enigma sarà laboriosa e richiederà diversi spostamenti e contorcimenti mentali, ma alla fine, come al solito, non mancherà, accompagnata da un colpo di scena chiarificatore. Inseguendola, Sharon trova modo di esporre la sua concezione estetica, che rifugge dal modernismo per rivolgersi allo spirito della Controriforma, con fare aretinesco si potrebbe aggiungere.