Tab Article
E otto. Sharon tra i misteri dell'esoterismo rinascimentale: la mano di gloria, il manoscritto di Voynich e compagnia bella, in una vicenda così piena di complicazioni e contorcimenti, fra relazioni pericolose molteplici, fecondazioni eterogame artigianali, addestramenti di cari animali domestici, citazioni letterarie, che non meriterebbe neppure di essere raccontata. Eppure, alla base dell'uccisione spettacolare di una donna, esposta nuda su un crocefisso in una chiesa a disdoro di Murphy (un po' alla Félicien Rops) c'è un dramma umano lancinante, che invece di sciogliersi nel perdono si indurisce nella vendetta. Per dipanarne l'enigma, Sharon assumerà anche l'identità del mago Visibilio, mettendosi dalla parte del bazar occultistico bersagliato dall'assassinio, e coinvolgendo nell'attività divinatoria anche Totò, la madre e Mariana, esposti, come lui stesso, a rischi mortali. Le due anziane signore ricaveranno però, con una fuga a Lourdes, la guarigione dalla paralisi artritica, abbandonando definitivamente le carrozzelle. Nessuna pietà, come al solito, per gli assassini, in un finale da cui lo stesso Sharon rimane sorpreso.