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In questa raccolta di liriche, Giustino apre la sua anima, disvelando le sue speranze, le sue delusioni, le sue certezze, le sue paure, l'ansia del tempo che passa e la difficoltà di adeguarsi alla dimensione sociale che lo circonda; ma non nasconde la rabbia per come la società risponde ai problemi che di volta in volta si presentano. L'esempio più eclatante di questa sua delusione lo ritroviamo nell'analisi che egli, ispirandosi a Dante (in 74 terzine di versi endecasillabi), fa della situazione determinatasi in Italia in seguito all'epidemia causata dal Covid 19. Tutta la sua poesia coinvolge ed appassiona, ma avvince ancor di più quando racconta il rapporto con la sua compagna di vita, quella che - egli dice - ha dato un senso alla sua.