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Ambientato tra il Sud, il Centro, il Nord Italia e Cracovia, "I mostri di Anoir" narra la storia del viaggio di un giovane trovatello cresciuto in un paesino difficile della Campania con i suoi genitori adottivi immigrati dal lontano Pakistan. Il suo animo artistico lo porterà a scoprire prima la poesia e poi una tecnica rara per far suonare i bicchieri di cristallo che diverrà la sua arte primaria e che gli darà notorietà tra gli uomini. Vicenda particolarmente drammatica, intervallata dall'amore purissimo e salvifico incontrato a Cracovia negli occhi di Afef, la nipote di un uomo misterioso morto tragicamente nei campi di sterminio, che libra il suo spirito attraverso la musica dei bicchieri di Anoir e lo spinge ad andare nella sua città natale. Il romanzo alterna la narrazione in prima persona del protagonista - la cui vita è continuamente minacciata e incupita dalle troppe figure ambigue incontrate lungo il cammino che spesso si radicano nella sua psiche delicata - al racconto del narratore onnisciente, creando così una trama densa di significati e colpi di scena.