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Più di 500 donne sono partite dall'Europa per unirsi allo Stato islamico: quasi sempre ventenni sedotte dalle promesse di un "brand", l'ISIS, e dall'offerta di un modello di femminilità forte, con un suo potere pur nella sottomissione. Questo libro ricostruisce le storie di vita delle donne che hanno lasciato l'Italia e sono partite per la Siria e per l'Iraq; fa luce sui processi di radicalizzazione identitaria e i fattori di fragilità che predispongono al fascino del mondo utopico dell'ISIS; ripercorre gli itinerari di viaggio mostrando l'intervento femminile nel reclutamento e nel facilitare la partenza di altre compagne. E, dunque, perché partono queste donne? Per vivere: il testo di Maria Bombardieri, studiosa dell'islam in Italia, svela le loro motivazioni più profonde, una combinazione di desideri e mancanze, che si incontrano con il fascino del "jihad a 5 stelle" dell'ISIS. Il potere di esercitare la violenza non è prerogativa maschile nello Stato islamico: appartiene anche alle miliziane della Brigata al-Khansa, anche se spesso è finalizzato al controllo delle altre donne. Il libro è così anche un prezioso contributo alla chiarificazione del rapporto tra donne e violenza: aiuta a comprendere fino a che punto le italiane hanno aderito all'ISIS, hanno intrepretato ruoli domestici o funzioni sociali, e giustificato gli attacchi terroristici in Occidente. Tuttavia, il fascino del brand non è irreversibile: il distacco dall'ideologia violenta può avvenire. Le vicende di alcune donne evidenziano libertà di scelta e agire politico che hanno consentito ad alcune che avevano aderito all'ISIS di tornare indietro.