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"Mi piace ciò che scrive Aluigi. Le ho chiamate 'parole incatenate' perché emettono il clangore delle catene di Sisifo. Sono anelli d'acciaio che sfavillano fuochi e stelle. Scaglie ardenti di memorie. Respiri, ghiacci d'universo. [...] l'amore non è sempre bellezza. A volte è malattia, altre lenta agonia, altre ancora inganno. L'amore è bellezza soltanto quando è 'desiderio di bellezza', quando il suo solo pronunciamento fa riverberare l'animo di infinito, quando è inappagabile, quando, seppur 'visibile', è irraggiungibile come la verità [...]. Non è poeta chi scrive poesie ma chi rincorre il desiderio mistico della poesia [...]. La poesia di Gerardo Aluigi è una risposta non soltanto estetica alla bellezza, è bellezza". (dalla Prefazione di Gerardo Sinatore).