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Cento anni fa, nel 1915, ha avuto luogo il primo genocidio del XX secolo, la strage degli armeni che abitavano nei confini dell'impero ottomano. Che ne è stato degli armeni in questi cento anni? Sono in larga parte dispersi nel mondo, eppure tenacemente radicati in una antica patria condivisa, quella che è stata il primo regno cristiano della storia. Esiste oggi una Repubblica di Armenia, comprendente la parte settentrionale dell'antica patria. Ci sono armeni in Russia, in vari paesi dell'Est europeo, ma anche nel Medio Oriente, oltre che negli Usa e altrove. Gli armeni, pur lontani tra loro geograficamente e politicamente, sono accomunati dalla memoria di un genocidio, che non è stato universalmente riconosciuto, e dalle sofferenze patite nei decenni successivi. Il conflitto riguardante il Nagorno Karabakh, popolato da armeni ma appartenuto durante il periodo sovietico all'Azerbaigian, ha scavato altre profonde fratture nell'area caucasica.